Modello di Delega Controllo Green Pass: scaricalo gratis ed evita le sanzioni

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Dal 6 Agosto il Green Pass diventa obbligatorio per partecipare a determinate attività ed usufruire di specifici servizi, sia nel caso di svolgimento all’aperto che al chiuso.
Diventa pertanto necessario sapere che è obbligatorio esporre un Modello di Delega Controllo Green Pass e che il datore di lavoro, in caso contrario, rischia una sanzione fino a 10 milioni di euro se non conferisce un incarico formale a colui che indicherà e che avrà il compito di verificare il possesso del Green Pass. Questo adempimento documentale deve inoltre essere accompagnato dall’illustrazione delle operazioni che l’incaricato deve eseguire, e il datore di lavoro al contempo deve adottare tutte le misure organizzative necessarie per consentire uno svolgimento lineare delle operazioni di controllo.
Niente paura e allarmismi inutili: in questo articolo vi diamo la possibilità di scaricare gratuitamente il Modello di Delega Controllo Green Pass, vi illustreremo tutte le azioni necessarie per essere in regola, le eventuali sanzioni a cui si può andare incontro, nonché le attività per le quali è necessaria la verifica del Green Pass.
Andiamo per gradi.

Prima di cominciare: come si ottiene il Green Pass?

Sfatiamo subito un mito che si è irradiato nella mente di tante persone: il Green Pass non è rilasciato solo dopo essersi vaccinati.
Infatti è possibile ottenere il Green Pass in uno dei seguenti modi:

  • in occasione dell’effettuazione del vaccino;
  • entro sei mesi dalla guarigione da Sars-Cov-2;
  • a fronte di un tampone molecolare o di un test antigienico con risultato negativo nelle 48 ore precedenti.

A livello pratico è possibile scaricare il proprio Green Pass dal sito del governo (link a www.dgc.gov.it) seguendo le poche e semplici istruzioni elencate, accendendo tramite identità digitale (SPID/CIE) oppure con Tessera Sanitaria; tramite l’App IO oppure con l’aiuto del proprio medico curante o recandosi più semplicemente in farmacia.

Attività per le quali è necessaria la verifica del Green Pass

Possedere il Green Pass in corso di validità permette la partecipazione a specifiche manifestazioni e l’accesso a luoghi più a rischio di affollamento o di contagio. 

Il Green Pass è necessario per i seguenti soggetti:

  • Coloro che hanno più di 12 anni di età;
  • Coloro che non sono affetti da patologie che li esonerano su idonea e specifica certificazione medica.

In particolare il Green Pass è richiesto per:

  • Servizi per la ristorazione, con consumo al tavolo al chiuso;
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
  • Musei, mostre, istituti e luoghi di cultura;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione per i centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Per queste attività pertanto risulta obbligatorio che i titolari di imprese/enti deleghino con atto formale l’operazione di verifica del Green Pass ad un incaricato, che deve essere ben istruito a riguardo. Risulta poi di natura fondamentale esporre il modello di delega con tutte le informazioni necessarie, modello che può essere scaricato gratuitamente in questo articolo.

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Quando formalizzare l’incarico e come assolvere l’adempimento

L’incarico è necessario prima di effettuare un evento o di consentire l’accesso a luoghi riservati a soggetti in possesso del Green Pass. Il soggetto incaricato a tale verifica riveste a tutti gli effetti il ruolo di autorizzato al trattamento, come definito dal GDPR.

Giusto per informazione, le norme essenziali che stanno alla base dell’incarico sono:

  • l’art. 13 del DPCM del 17 giugno 2021, che attua l’articolo 9 del decreto Riaperture (decreto legge convertito con modificazioni dalla legge 17 giugno 2021, n. 87); 
  • e, in ambito privacy, l’art. 29 del Regolamento UE 2016/679 (Gdpr).

Il Modello di Delega Controllo Green Pass è un adempimento documentale, ovvero un documento ufficiale da esporre in loco, accompagnato da un’illustrazione delle operazioni da effettuare e dall’adozione di tutte le misure organizzative necessarie per consentire un lineare svolgimento delle operazioni.
L’operazione di controllo la possiamo suddividere così in due fasi:

  • il controllo del possesso di un titolo, mediante la lettura del QR-code utilizzando l’App VerificaC19, che consente di controllare l’autenticità, la validità e l’integrità della certificazione e di conoscere le generalità dell’intestatario;
  • l’identificazione del portatore come proprietario del titolo mostrato, presentando un idoneo documento di identità.

Le operazioni le puoi trovare descritte anche su sito del Green Pass. Attenzione: il verificatore non può e non deve in alcun modo richiedere una copia cartacea del Green Pass da archiviare. La verifica del Green Pass deve avvenire mediante il solo utilizzo dell’App VerificaC19.

Quali possono essere le sanzioni?

In caso di mancata adempimento alle attività di verifica richieste per legge, si può incorrere in sanzioni.
In particolare eventuali inadempimenti saranno sanzionati, ai sensi dell’art. 83, paragrafi 4 e 5 del Gdpr, con una sanzione fino a 10 milioni di euro per la violazione dell’art. 29 Gdpr e fino a 20 milioni di euro in caso di violazione dell’art. 5 Gdpr. Oltre che alla possibile chiusura dell’esercizio, per un massimo di 10 giorni, in caso di recidiva, nel numero di tre infrazioni in tre giorni diversi.

Anche l’utente, se non munito di Green Pass, può incorrere in sanzioni, che vanno dai 400€ ai 1.000€.

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Come deve essere costruito il Modello di Delega Controllo Green Pass

Il Modello di Delega Controllo Green Pass è l’adempimento documentale che i titolari di imprese/enti devono adottare al fine di essere in regola con la verifica del Green Pass. Quelli che si possono leggere nelle righe sottostanti sono tutti gli aspetti che devono comparire nel modello, ma niente paura, un modello correttamente riempito e che necessita solamente l’inserimento del nominativo dell’incaricato al controllo te lo facciamo scaricare gratuitamente noi.

Contenuto del Modello di Delega Controllo Green Pass:

  • Deve essere nominativo, individuale o contestuale con più destinatari, purché tutti individuati;
  • Deve essere completo di tutte le informazioni con le modalità concrete di effettuazione delle operazioni di verifica, esponendo il flusso delle operazioni richieste, di quelle dovute e di quelle vietate; inoltre l’impresa deve poter dimostrare di aver messo a disposizione dell’incaricato tutte le informazioni sul funzionamento degli apparecchi elettronici e le regole da osservare;
  • Devono essere predisposte servizi aziendali/dell’ente deputati alle informazioni aggiuntive e all’intervento in caso di contestazioni da parte dell’utenza;
  • Deve essere chiaro nel fatto di esporre l’importanza di non raccogliere dati e di quali dati sia possibile la verifica;
  • Deve essere specificato che si tratta di prescrizioni integrative degli obblighi lavorativi;
  • Opportuno potrebbe essere allegare schede esemplificative del flusso della verifica e anche riportanti la normativa di riferimento: la completezza delle informazioni va abbinata alla facile comprensibilità e fruibilità delle stesse.

Sembra più articolato del previsto, ma come puoi ben vedere ti abbiamo già aiutato noi fornendoti questo modello, che puoi scaricare gratuitamente.

Infine, come devono comportarsi i lavoratori dipendenti delle attività per le quali è richiesto il Green Pass?

Ad eccezione del settore sanitario, attualmente non esistono obblighi di vaccinazione diffusa per altre categorie di lavoratori. Tutte le norme e le specifiche sopra riportate fanno riferimento all’ “accesso ai servizi e alle attività” elencati, e pertanto non viene definito un obbligo in tal senso. 

Allo stesso tempo il datore di lavoro non può obbligare, né tanto meno imporre, i propri dipendenti a sottoporsi a test sierologici/tamponi in azienda, in quanto si tratta di misure sanitarie invasive. Lo screening, che tante aziende hanno introdotto nel proprio protocollo di sicurezza e che ha una periodicità definita e il più delle volte prevede la collaborazione con Istituti Sanitari, resta sempre su base volontaria.

Abbastanza scontato è il fatto che se il dipendente volontariamente si sottopone a controlli periodici non può altro che essere un bene per i propri colleghi, per la realtà aziendale ma soprattutto per i suoi familiari.

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