Un breve riassunto del decreto “Cura Italia” varato dopo la crisi causata dal coronavirus.
Abbiamo sintetizzato i 4 assi principali del decreto, che si concentra su aiuti a imprese, lavoratori e famiglie oltre che al sistema sanitario nazionale.
Primo asse: aiuti al sistema sanitario e alle forze dell’ordine
Sono stati stanziati 3,5 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario nazionale.
È stato inoltre istituito un bonus baby sitter speciale per tutti gli operatori socio sanitari con figli.
Questo per far fronte al grande sforzo richiesto a tutte gli addetti che in questo momento stanno mettendo tutto il loro impegno nel combattere il Covid-19.
Secondo asse: aiuti a lavoratori e famiglie
Sono stati stanziati 10 miliardi per il sostegno all’occupazione, per la difesa del lavoro e del reddito.
Tra i principali provvedimenti vediamo l’estensione degli ammortizzatori sociali, e quindi del FONDO INTEGRAZIONI SALARIALI e della CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA di 9 SETTIMANE (in questo articolo parliamo dell’FSBA per gli artigiani) a tutti i lavoratori dipendenti (autonomi, stagionali e altre forme).
È stato inoltre inserito un voucher di 600€ per il mese di marzo ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, eventualmente rinnovabile nel prossimo decreto.
Per le famiglie è stato messo a disposizione il voucher baby sitter di 600€, e un congedo parentale speciale di 15 giorni in alternativa al suddetto bonus baby sitter.
È stato inoltre aumentato il n° di giorno di permessi, fino a 12, dei dipendenti pubblici o privati che ne hanno diritto in base alla L 104 (genitori di ragazzi con disabilità grave; dipendenti con disabilità grave).
Altri interventi sono:
- Stop alle procedure di licenziamento previste al 23 febbraio;
- Per chi è in quarantena la malattia non è computabile al periodo di comporto;
- Contributo con diminuzione del cuneo fiscale per marzo nei confronti di chi deve continuare a lavorare.
Terzo asse: sospensione dei mutui
Il decreto prevede la sospensioni dei mutui per i lavoratori autonomi, e per i lavoratori dipendenti che hanno sospeso il lavoro.
Per le suddette categorie sarà possibile estendere i finanziamenti.
Quarto asse: sospensione dei tributi e contributi
Il decreto “Cura Italia” ha inoltre confermato una delle principali indiscrezioni: la sospensione del pagamento di tributi e contributi per tutte le imprese fino a 2 milioni di fatturato annuo.
Per le imprese che superano la soglia dei 2 milioni è prevista la stessa misura solamente per le filiere più colpite dall’emergenza Covid-19.
Sono inoltre sospesi tutti i controlli fiscali, oltre che le cartelle esattoriali, almeno fino a giugno 2020.
Conclusione
In questo articolo abbiamo introdotto le misure più significative del decreto “Cura Italia”.
Vi terremo aggiornati con approfondimenti sui vari aspetti del decreto nei prossimi giorni.