Con un decreto del 4 dicembre il ministero dello sviluppo economico ha ridefinito l’attuazione del bando per la nuova imprenditoria giovanile e femminile.
Il bando prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’autoimprenditorialità con l’obiettivo di incentivare la nascita e la crescita di piccole e medie imprese giovanili e femminili.
Vediamo nel dettaglio i vari punti del bando.
Bando nuova imprenditorialità giovanile e femminile: destinatari
Le imprese che possono richiedere i fondi per l’imprenditoria giovanile e femminile devono avere i seguenti requisiti:
- essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- essere di micro e piccola dimensione;
- essere costituite in forma societaria;
- avere una compagine societaria composta, per più della metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure da donne.
In alternativa possono accedere ai finanziamenti per l’imprenditoria giovanile anche persone fisiche che intendono costituire un’impresa.
I progetti devono essere realizzati in Italia e devono riguardare i seguenti settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone;
- commercio di beni e servizi;
- turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.


Fondi imprenditoria giovanile e femminile: agevolazioni
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi è possibile richiedere un finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero, della durata massima di 10 anni per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
È possibile richiedere inoltre un contributo a fondo perduto fino al 20% solo per alcune voci di spesa ammesse alle agevolazioni:
- macchinari;
- impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
- Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
- acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso.
Per le imprese costituite da oltre 36 mesi, è possibile accedere al finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di 10 anni, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Anche in questo caso è previsto un contributo a fondo perduto fino al 15% delle sole immobilizzazioni materiali e immateriali che rientrano nelle seguenti voci:
- macchinari;
- impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
- programmi informatici;
- brevetti, licenze e marchi.
Il contributo a fondo perduto è concesso nei limiti delle risorse disponibili, in caso di esaurimento delle predette risorse, le agevolazioni sono concesse dal soggetto gestore nella sola forma di finanziamento agevolato.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Bando nuova imprenditorialità giovanile e femminile: durata e spese ammissibili
I programmi di investimento devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati possono essere richiesti per programmi con spese fino a 1.500.000 euro per le imprese costituite da meno di 36 mesi e 3.000.000 euro per quelle costituite da più di 36 mesi. Di seguito in dettaglio.
Specifica per impresa costituite da meno di 36 mesi
Elenco delle spese ammissibili
Ecco l’elenco delle spese ammissibili per imprese costituite de meno di 36 mesi:
a) opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del trenta per cento dell’investimento ammissibile;
b) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, ivi compresi quelli connessi alle tecnologie e alle applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;
d) acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
e) consulenze specialistiche, nel limite del cinque per cento, dell’investimento ammissibile;
f) oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato di cui all’art. 9 del presente decreto e, limitatamente alle imprese di cui all’art. 5, comma 4, oneri connessi alla costituzione della società’.
È anche ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di investimento.
Le esigenze di capitale circolante devono essere giustificate dal piano di impresa valutato dal Soggetto gestore e possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
a) materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
b) servizi, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 1, necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
c) godimento di beni di terzi.
Agevolazioni
Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al novanta per cento della spesa ammissibile.
Fermo restando che il contributo a fondo perduto può essere concesso nei limiti del venti per cento delle sole spese.
Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate. Se il valore non è superiore a euro 250.000,00 il finanziamento non è assistito da forme di garanzia.
Specifica per imprese costituite da oltre trentasei mesi e meno di 60 mesi
Spese ammissibili
Ecco l’elenco di spese ammissibili per imprese costituite da oltre 36 mesi e meno di 60 mesi:
- Limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del quaranta per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
- Opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto, nel limite del trenta per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
- Macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
- programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Tali spese per essere ammissibili è necessario che: siano ammortizzabili; siano utilizzate esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimenti agevolato; siano acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente; figurino nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria per almeno tre anni.
Agevolazione
Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al novanta per cento della spesa ammissibile.
Il contributo a fondo perduto può essere concesso nei limiti del quindici per cento delle sole immobilizzazioni materiali e immateriali.
Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate.
Se il valore non è superiore a euro 250.000,00 il finanziamento non è assistito da forme di garanzia.
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