Agevolazioni delle startup innovative nei rapporti di lavoro

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Se fai parte o sei il CEO di una startup innovativa, probabilmente conoscerai alcuni vantaggi che la tua azienda ha essendo iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese.

Tra le agevolazioni a cui le startup innovative hanno diritto, ce ne sono alcune che regolano i rapporti di lavoro in modo extra-ordinario.

In questo modo le aziende posso avere una gestione più snella e minori costi fissi per ammortizzare le spese iniziali ed avere maggiori probabilità di successo.

Se non conosci i requisiti per essere startup innovativa, trovi tutte le informazioni spiegate in modo chiaro all’interno di questa pagina del Ministero dello Sviluppo Economico.

Vediamo ora quali sono le principali agevolazioni per le startup innovative in materia di Lavoro.

Agevolazioni delle startup innovative nei rapporti di lavoro
Le agevolazioni delle startup innovative nei rapporti di lavoro

Le startup innovative hanno una disciplina del lavoro flessibile

Le startup innovative hanno delle deroghe sul numero di rinnovi e proroghe e sulla quantità di contratti a tempo determinato per i primi 4 anni dalla data di costituzione.

Questo sostanzialmente aiuta la startup ad avere maggiore flessibilità nello stipula di contratti di lavoro.

Nello specifico, possono assumere personale a tempo determinato con una durata massima di 24 mesi.

Quindi assumendo un dipendente a tempo determinato, il rapporto di lavoro non potrà durare più di 24 mesi.

Però durante i 24 mesi i contratti potranno essere anche di breve durata, perché non ci sono limiti ai rinnovi e alle proroghe.

Questo in pratica significa che la startup innovativa può fare contratti a tempo determinato anche della durata di 3 mesi, e rinnovarli più volte con il limite di durata massima del rapporto di lavoro di 24 mesi.

Inoltre, le startup innovative con più di 5 dipendenti non sono tenute a stipulare un numero di contratti a tempo determinato calcolato in rapporto al numero di contratti a tempo indeterminato attivi.

Quindi hanno la possibilità di sottoscrivere anche 50 contratti a tempo determinato pur avendo 5 dipendenti, avendo così la possibilità di inserire nuove figure professionale in modo semplice e riducendo i rischi.

Ah, se la tua startup sta assumendo, in questo articolo troverai un’agevolazione che potresti sfruttare fino al 31 ottobre 2021.

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Esempi pratici

Se l’azienda sta crescendo velocemente, è necessario inserire nuovi dipendenti e nuove competenze.

Attraverso la flessibilità sui contratti di lavoro delle startup innovative l’impresa può, ad esempio:

  • Aumentare il personale assumendo dipendenti con contratto a tempo determinato, riducendo il rischio che nel tempo il costo del personale diventi insostenibile e mantenendo più flessibilità nei rapporti di lavoro;
  • Assumere persone focalizzate su progetti specifici, garantendo rinnovi fino al termine del progetto.

Le startup innovative possono remunerare attraverso strumenti di partecipazione al capitale

Un’altra soluzione a disposizione delle startup innovative è la remunerazione attraverso strumenti di partecipazione del capitale.

In pratica significa che le aziende iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese possono pagare i collaboratori con quote societarie o con forme ibride (fisso + quote societarie).

Questo è particolarmente interessante perché inizialmente l’azienda potrebbe avere difficoltà di cassa, essendo magari ancora in una fase di sviluppo del prodotto.

Inoltre la startup e il collaboratore hanno piena autonomia per accordarsi sulle parti fisse e variabili della remunerazione, basandosi liberamente sulla redditività dell’azienda o sulla produttività del lavoratore / team di lavoro.

Le due principali forme di partecipazione al capitale sono stock option e work for equity: 

  • le prime permettono di offrire a dipendenti l’opzione di prendere quote societarie una volta raggiunte determinate condizioni (ad esempio al termine di un periodo di tempo);
  • le seconde forniscono l’opportunità di remunerare consulenti,  professionisti e fornitori di opere e servizi alla startup con azioni, quote, o strumenti finanziari partecipativi.
Differenze tra stock option e work for equity
Differenze tra stock option e work for equity

Stock option e work for equity: esempio pratico 

Nella fase iniziale una startup ha probabilmente bisogno di persone in grado di sviluppare l’idea e di realizzare campagne di marketing.

Il CEO può decidere di remunerare i primi dipendenti che si occupano dello sviluppo del prodotto utilizzando delle stock option, che possono essere riscattate, ad esempio, dopo 5 anni.

È ovvio che le persone a cui vengono affidate le opzioni debbano essere fortemente legate al progetto e pronte a dedicarci tutto il tempo necessario.

Oltre ad aver dimostrato un grande talento.

Il CEO può inoltre decidere di affidarsi a un rinomato consulente esterno di marketing, proponendo una remunerazione attraverso quote di capitale societario e scegliendo quindi la strada del work for equity.

Anche in questo caso il consulente potrà accettare solamente se crede veramente nel progetto e se vuole investire del tempo.

Attenzione: ogni startupper sa che le azioni dell’azienda sono l’unica cosa che potrebbe avere valore del proprio lavoro.

Il consiglio è quindi di non spargere azioni a pioggia, ma di scegliere attentamenti i collaboratori e i dipendenti ai quali conferire quote societarie.

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